L’Unione
Industriale Pratese si è posta il problema di come utilizzare
le opportunità offerte dalla evoluzione delle tecnologie
di comunicazione per potenziare la capacità competitiva
dell’industria tessile del distretto. Fenomeni e processi
come:
La
frammentazione della domanda
La richiesta di maggior servizio
La concentrazione degli ordini in spazi temporali ridotti
Nuove modalità di evasione ordini (parziali, concatenati,
a terzi)
La minore persistenza della "stagione"
Il continuo incremento dell'ampiezza dei campionari
aggiunti
ad un contesto macroeconomico non certo favorevole,
stanno sensibilmente aumentando le difficoltà e le non-efficienze
nella gestione logistica del ciclo. Le aziende hanno
maggiori difficoltà a pianificare/programmare le attività
coi problemi e i costi che ne derivano.
L’esempio
più evidente è nelle implicazioni che derivano dalla
necessità di gestire un time to market sempre più ossessivo
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rispetto
ad un sistema di informazioni che dipende dalla costante
interrelazione tra le aziende del distretto e quindi dalle
modalità e dai tempi con i quali tali informazioni sono
scambiate,articolate e arricchite via via che si propagano
lungo il processo. Per
questo, si è ritenuto di priorità assoluta la definizione
di standard di comunicazione condivisi con lo scopo
di favorire la crescita e la diffusione di sistemi di
"quick response" locali e la riduzione del
"time to market" attraverso lo scambio dati
(automatizzato via rete) tra le aziende del distretto
tessile pratese.
In
sostanza, l’Unione Industriale punta sul potenziamento
di una caratteristica “storica” del distretto tessile,
cioè l’attitudine collaborativa delle aziende che intervengono
nelle varie fasi del processo, attraverso la definizione
di un “linguaggio comune” di comunicazione a livello
di Distretto, aperto a diversi livelli di adesione delle
Aziende, in funzione del livello di servizio e di relazione
che uno o più attori vorranno stabilire fra loro. |